domenica 27 maggio 2018

Tessitura e tintura andina (prima parte)

"In un angolo, 
sotto le volte antiche del laboratorio, 
scrivo questi appunti
guardando le donne tessere.
La spola agisce in battere e in levare
con tutto il corpo femminile
intrecciando la tensione dei fili.
...
La tessitura riferisce anche all'organo dell'udito.
E l'udire non è solo l'orecchio ma tutto il corpo.
La tela come stanza acustica."
(da 'La Tela di Penelope', A. Farabbi)



25-28-29-30 Ottobre 2016

Continuano gli incontri artistico-culturali a cui Munablom ha la curiosità e fortuna di partecipare.
4 giorni dove non solo si sono appresi metodi antichi di lavorazione tessile e tintura, ma in cui si è avuta la possibilità di incontrare facce nuove, persone interessanti, accoglienti, custodi di tradizioni lontanissime, storie di credenze, culture e vite distanti e difficili.
Maestra di queste giornate di laboratorio, tenutesi presso Villa Borgognoni di Jesi (Ancona), è stata Victoria, discendente della popolazione Wari-Tiahuanacu, antica civiltà delle Ande, che ci ha mostrato le antiche arti della tessitura e della tintura andina.


La Tessitura
Grazie alla sapienza e professionalità di Victoria e ai magnifici telai in dotazione, nei giorni 25 e 28 Ottobre, abbiamo potuto apprendere due importanti e significativi metodi di tessitura andina.

Il primo metodo consente di creare disegni in ordito tramite los flotantes, ovvero fili che vengono appositamente saltati in tessitura al fine di creare figure o motivi.
Dopo aver disposto la trama sul telaio, con l'aiuto e le indicazioni di Victoria abbiamo impostato il lavoro...
... ed ecco il via all'attento processo di tessitura...
I paletti dividono i fili pari da quelli dispari, in tal caso anche di differenti colori, e la spola passa avanti e indietro creando l'ordito.
La preparazione e tessitura de los flotantes.
Presa da creatività e voglia di fare pratica, ecco altri esperimenti con los flotantes fatti al termine di questo primo step.

Il secondo metodo consente di creare un lavoro ancor più complicato ma estremamente significativo dove grazie al pallay il 'vuoto' de la pampa viene regolato e reso equilibrato.
Posizionati i fili in trama, questi vengono separati tra pari e dispari per dare vita al disegno...
Ciò che verrà fuori sarà una tela a motivo alternato e speculare a destra e sinistra grazie al pallay, il filo verde centrale, che bilancerà il lavoro e darà un senso al 'nulla' de la pampa.

Colori, cultura, tradizioni, interesse, concentrazione, ospitalità e tutto ciò di quanto positivo si sia potuto respirare in questi primi due interessantissimi incontri sulla tessitura.

Grazie alla maestra de sabiduría andina Victoria e al suo centro studi Telar Azul, alle ragazze di IdeaLab che hanno dato vita all'evento, e all'Ostello delle Idee di Villa Borgognoni che lo ha ospitato.

Nessun commento:

Posta un commento