giovedì 28 luglio 2016

PSYCHOBILLY

"Siamo tutti persone diverse e abbiamo idee politiche diverse. Lo psychobilly parla solo di divertimento.
La politica non è divertente, quindi non ha nulla a che fare con lo psychobilly".
(Kim Nekroman frontman dei 'Nekromantix')


Mescolando lo stile dei rockabilly e taddy boy degli anni '50, col rock degli anni '60 ed il punk e skinhead degli anni '70 ecco che negli anni '80 a Londra viene a crearsi lo Psychobilly.
Come molte sottoculture anche questa, caratterizzata dall'interesse per l'horror (in particolar modo riguardo i B-movie degli anni '50), per la violenza, la sessualità e altri temi considerati tabù, fonda le proprie radici nel panorama musicale grazie alle band londinesi e americane che iniziarono ad usare tale termine per pubblicizzarsi e per descrivere questo nuovo tipo di musica e stile differenziandolo dal più vecchio rockabilly.
In linea con la loro ibrida filosofia, dal punto di vista stilistico gli psychobilly si ispiravano e mescolavano soprattutto outfit riecheggianti il rockabilly degli anni '50 e lo stile punk. 
Le ragazze indossano capi in stile pin-up alla Betty Page, mescolati con pelle nera, minigonne, leggins, borchie, lurex e stampe leopardate o ricche di teschi e immagini horror da b-movie.
I ragazzi, pettinati con enormi e colorati ciuffi in stile rocker, indossano jeans strappati con cinte dalle fibbie vistose, t-shirt con stampe horror, occhiali da sole e scarpe Dr. Martens o Creeper.



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