domenica 3 aprile 2016

RAFIA



Tra le fibre naturali estratte da foglia vi è anche la rafia che, appunto, è ricavata dalle foglie giovani di due specie di palma che crescono nell'Africa Orientale (particolarmente in Madagascar) e Subsahariana, la 'Raphia Ruffa' e la 'Raphia Penducolada'. Attualmente in Madagascar vengono prodotte diverse qualità di questa fibra, che prendono il nome dalle regioni di provenienza, e che si possono riassumere in Majunga, Besalampy e Maintrano, provenienti dalla costa ovest del Madagascar e dall'aspetto largo e soffice e confezionate in matasse; e Tamatave e Sambava, provenienti dalla costa est dell'isola e dall'aspetto ritorto e confezionate in trecce o piccole matassine.
Una volta lavorata, la rafia si presenta a fili color ecrù, rigidi e facilmente separabili, dalla larghezza irregolare e lunghi al massimo 1,5 mt; ma è anche possibile trovarla trattata, tinta (anche con colorazioni naturali) e sintetica, prodotta in materiale plastico (poliammide) o artificiale, riconoscibile facilmente dall'aspetto lucido, liscio, leggero, dalla larghezza del filo omogenea e dalla lunghezza, superiore al metro e mezzo, che viene raccolta in rocche.
E' una fibra tenace e grossolana impiegata in svariati settori, dal giardinaggio per la legatura degli innesti, all'industria dei cordami, nelle cesterie e per articoli da intreccio, come stuoie borse, fondi per sedie..., e, talvolta, in sostituzione della juta; viene utilizzata anche in ambito moda, lavorata a maglia o all'uncinetto per realizzare borse, cappelli, impreziosire capi, o anche nell'arredo casalingo per realizzare tappeti, tovagliette, sottobicchieri ecc.


Le caratteristiche principali della rafia (naturale) sono:
-Resistenza;
-Tenacità;
-Rigidità;
-100% biodegradabile;
-Leggerezza.

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