lunedì 3 novembre 2014

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UFFICIO STAMPA: In ambito moda, ha il compito di elaborare i comunicati da inviare ai giornalisti per fornire dati utili alla redazione di un pezzo che riguardi la collezione. Il passo successivo che compie è quello della Rassegna Stampa.

UGUALIZZANTI: Sostanze chimiche usate nelle operazioni di finissaggio del colore al tessuto, che rendono la tinta più omogenea.

UKULLA: Mantelli leggeri tipici delle popolazioni Mupache Cilene.

ULIEGER: Tipico abbigliamento femminile in uso in Olanda nella seconda metà del '600.

ULSTER: Nome di una provincia dell'Irlanda Settentrionale, in cui si produce un tessuto garzato molto pesante, usato per realizzare capispalla. Il termine indica anche un tipo di mantello o cappotto di lana a doppio petto, ampio e lungo, con un largo colletto applicato ed una martingala o cintura.

UNCINETTO: Grosso ago uncinato utilizzato per la realizzazione di lavori a mano, come ricami e pizzi.

UNCINO: Strumento metallico aguzzo e adunco, usato in sartoria per agganciare e chiudere un capo d'abbigliamento. L'uncino è il maschio del gancio che si attacca all'asola di metallo, femmina.

UNDERSTATEMENT: Termine inglese che indica un modo di vestire che tende a far apparire lo status economico o sociale di una persona, come inferiore al reale, più modesto.

UNDERWEAR: Termine anglosassone che indica tutti i capi di abbigliamento intimo.

UNGHERINA: Lunga casacca di moda nel 1600, sia maschile che femminile, lunga fino a mezza gamba, dalla linea dritta con falda aperta dietro e sui fianchi, come voleva la moda ungherese. Veniva indossata soprattutto come indumento da viaggio. Generalmente non era considerata indumento elegante. L'ungherina femminile era spesso orlata di pelliccia o di galloni, fissata in vita con una cintura.

UNIFORME: Divisa indossata dai componenti di un servizio militare, civile, associazioni o presso istituti, la cui funzione principale è quella di distinguerli e renderli ben riconoscibili tra loro e agli altri.

UNIFORMITÀ DI TINTURA: Grado di regolarità della tintura di un filato o tessuto. I più comuni difetti che si possono trovare nei tessuti tinti in pezza, sono il "testacoda" o il "centro cimosa", termini che indicano le differenze di tintura presenti nell'estremità del tessuto, a metà oppure tra l'inizio e la fine della pezza.

UNISEX: Voce inglese usata per indicare un tipo di capo che può essere adatto ad entrambi i sessi. Venne adottato per la prima volta verso la fine degli anni '60, ovvero nel periodo di contestazione giovanile, quando i giovani iniziano ad indossare capi fino a quel momento destinati esclusivamente all'altro sesso; solamente dagli anni '80 tale stile ha iniziato ad essere accolto senza suscitare polemiche.

UNITÀ AUTOMATICHE: Speciali macchine per cucire dotate di particolari dispositivi che consentono di eseguire automaticamente un'intera operazione di ciclo di lavorazione, senza che l'azione dell'operatore sia determinante ai fini del risultato dell'operazione stessa, in quanto limitata unicamente all'alimentazione, all'avviamento ed al controllo della macchina. L'apparizione di queste macchine sul mercato ha rappresentato una svolta decisiva nella storia dell'industria della confezione, che era rimasta a lungo estranea al progresso tecnologico.

UNITÀ A CONTROLLO NUMERICO: Macchina automatica la cui caratteristica principale è costituita dalla presenza di un piccolo cervello elettronico che consente la riproduzione di qualsiasi profilo di cucitura, senza limitazioni di sorta. 

UNITÀ PER APPLICAZIONE DEI TASCHINI: Macchina automatica con dispositivo speciale per copiare la cucitura dei taschini e per piegare automaticamente il taschino stesso. Esegue quindi due operazioni distinte: piegatura e cucitura dei taschini.

UNITÀ PER LA CONFEZIONE DI ASOLE IN SERIE: Macchina automatica con uno speciale diapositivo a comando pneumatico, applicato ad un'asolatrice, che consente di ottenere l'avanzamento automatico e programmato del tessuto.

UNITÀ PER CUCITURE LUNGHE: Macchina automatica in grado di eseguire cuciture ad andamento rettilineo, quasi fino ad un metro di lunghezza, ad altre. Vengono impiegate per la cucitura automatica delle pinces o per la cucitura laterale dei pantaloni.

UNITÀ PER FILETTI TASCHE: Macchina automatica con il compito di cucire le tasche a filetto. Tale operazione è stata completamente meccanizzata tramite unità in grado di applicare, cucire, tagliare e rivoltare i filetti delle tasche.

UNITÀ PER PROFILI PREDETERMINANTI: Macchina automatica in grado di riprodurre il profilo di cucitura con dispositivi copianti di tipo elettromagnetico e tramite la pinza portapezzi che si muove sotto la macchina per cucire, riproducendo il profilo richiesto. E' impiegata per cucire colli, polsi, pattine, alamari ecc.  

UNITO: Si dice di un tessuto o filato di un solo colore. 

UOSE: Nelle antiche armature erano i calzari militari con solaretta d'acciaio e ricoperti di lame snodate collegati alla gambiera, che nel medioevo divennero una sorta di stivali usati dai cavalieri. Chiamate anche Ghette, sono sopracalze di tela pesante, panno o cuoio, con chiusura laterale abbottonata per proteggere le caviglie. Le Uose alla valdostana erano usate dalle truppe alpine; nel XVIII sec. venivano indossate in Francia, senza suola, dai militari. Le donne le portavano per proteggere le proprie calzature dalla pioggia che nel XIX sec. vennero sostituite dale Galosce. 

UPPER CLASS: Strato più alto della società, ovvero la borghesia, che è solita distinguersi per un modo di vestire più sofisticato e costoso.

UP-TO-DATE: Termine che si riferisce a qualcosa di moderno, alla moda; è la traduzione inglese del termine francese à la page.

UREO: Serpente sacro che, nell'antico Egitto, era spesso effigiato sul copricapo dei faraoni e di alcune divinità, come simbolo del supremo potere. Era spesso in metallo pregiato, ornato con pietre preziose.

URUSHI: Tecnica di intreccio giapponese che utilizza dei fili brillanti e laccati per formare dei disegni sulla seta; il processo consiste nell'intrecciare la stoffa con questi fili, creando un effetto simile al ricamo.

USURA: Effetto di degradazione che si verifica su un tessuto come conseguenza del troppo uso; viene stabilito sottoponendo il tessuto ad una serie di prove di laboratorio con apparecchi detti "usometri". Queste prove vanno sempre fatte tenendo presente gli usi a cui saranno destinati una volta confezionati i vari tessuti.

UWABAKI: Tipo di pantofole giapponesi che vengono indossate all'interno di edifici, come casa, scuola, ditte o edifici pubblici, nei quali è proibito l'uso delle scarpe.

UWAGI: Parte superiore dell'uniforme usata nelle arti marziali. E' una giacca larga che si chiude come il kimono, ovvero senza allacciatura ma con un obi specifico allacciato sul davanti. La perte inferiore, i pantaloni, è chiamata Zubon e può essere sovrapposta o sostituita dall'Hakama in certe discipline marziali.

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