mercoledì 26 novembre 2014

La tintura Batik

"Dimana ada kemauan, di situ ada jalan"
(Proverbio Indonesiano - Finché c'è volontà, c'è una vita - )





4-11Ottobre 2014

Pomeriggi all'insegna dell'arte e della tecnica di tintura Batik, organizzati dalla "Banca del Tempo" di Ancona e dall'insegnante Paola che ci ha "portati" fino in Indonesia per comprenderne le origini.

Il Batik è un'antica tecnica utilizzata per tingere i tessuti "a riserva" che proviene dall'isola di Giava, in Indonesia; risalente al 1500, con tale tecnica venivano inizialmente tinti solo i capi delle classi più nobili, ma col tempo divenne costume nazionale e si diffuse in tutto l'arcipelago Indonesiano.
Il termine Batik proviene dall'unione delle parole indonesiane amba (scrivere) e titik (goccia) ed è una tecnica che consiste nel ricoprire delle zone del tessuto da dipingere, con materiale impermeabile come argilla, cera, resina, amido ecc. le quali evitano che le zone ricoperte assorbano il colore.
Il tessuto usato per la tecnica del batik è, solitamente, un tessuto in fibra leggera, come cotone, seta o lino e di colore chiaro. Una volta scelto il motivo che si vuole rappresentare, questo lo si riporta sul tessuto e viene coperto di cera (o altro materiale impermeabile) nelle zone in cui non si vuole far aderire il colore, tramite un apposito strumento chiamato canting, un piccolo serbatoio in metallo munito di beccuccio da cui fuoriesce la cera, ad uno o più beccucci, o tramite pennelli, o stampi in metallo o stecchi di legno. Una volta che le cera è stata colata in tutte le parti interessate e si è seccata, si procede con la tintura del tessuto che può avvenire per immersione o dipingendolo; nel primo caso il tessuto viene immerso in un secchio contenente il colorante desiderato; nel secondo caso il tessuto viene dipinto a piacimento con i colori per tessuto desiderati. In entrambi i casi il colore attecchirà in tutte la parti del tessuto salvo quelle coperte di cera. Una volta che il tessuto si sarà asciugato, si procede con la rimozione della cera immergendo il tessuto in acqua bollente oppure stirandolo, al rovescio e posto tra fogli di giornale (in tal caso un passaggio in acqua bollente è sempre necessario). Se vi è bisogno di un altro intervento con la cera, l'operazione viene ripetuta coprendo nuovamente con altra cera le parti interessate e colorando ancora una volta la pezza.


Anche Munablom ha fatto i suoi batik:

Come da procedimento s'è disegnato il soggetto su stoffa e si è passata la cera sulle parti da "riservare" tramite un pennello.

Successivamente si è proseguito dipingendo il tessuto.


I batik sono pronti per essere stirati e rimuovere la cera

Risultato finale delle tele tinte con la tecnica del batik, pronte per essere impiegate un un prodotto Munablom.







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